GENITORI SI DIVENTA, È BOOM ISCRIZIONI
FORMAT RIUSCITO: IN 10 MESI QUASI 70 COPPIE
MAMMA-PAPÀ-BEBÈ,EDUCARE A PENSARSI TRIADE

Cosenza – lunedì 29 marzo 2021 – Genitori si diventa, educare la nuova famiglia a pensarsi triade, mamma-papà-neonato. Il percorso multidisciplinare di accompagnamento alla nascita e alla genitorialità promosso dall’equipe di professionisti de iGreco Ospedali Riuniti, funziona. Il format avviato nello scorso mese di giugno ha fatto registrare, edizione dopo edizione, numeri ed interesse crescenti. Sono quasi 70 le coppie che
hanno aderito al progetto. Il picco nella 7a edizione in corso: sono 17!
Ad esprimere soddisfazione per i risultati che premiano metodo e contenuti del percorso coordinato da Maria Cecilia Gioia, psicologa esperta in perinatalità e psicoterapeuta e dall’ostetrica Carla Zupo, tra le professionalità in forze al reparto di ostetricia e ginecologia della Sede Operativa Sacro Cuore, è Giancarlo Greco, responsabile de iGreco Ospedali Riuniti.
Voglia di tornare presto alla normalità, esigenza di condividere con gli altri la propria esperienza, bisogno di sentirsi rassicurati in un momento così difficile per tutti. Sono, questi, i sentimenti che continuano a fare da sfondo agli incontri che si susseguono settimana dopo settimana tra il team di professionisti e le future mamme e papà. Il fatto di partecipare on line – parola di genitori – non impedisce di entrare in empatia con gli esperti che sono oltre il monitor. Papà compresi, che sono sempre più attivi ed interattivi, curiosi e attenti alle esigenze del pre e post parto.
Quando le mamme si ascoltano (psicologa psicoterapeuta); perineo e respiro (ostetrica); movimento e rilassamento (ostetrica), diventare papà: questione di pancia? (psicologa- psicoterapeuta; genitori in contatto (ostetrica e Infermiera Pediatrica); il triangolo si.. l’avevamo considerato?! (psicologa psicoterapeuta), travaglio: come affrontarlo (ostetrica). Sono, questi, i temi che appuntamento dopo appuntamento vengono affrontati con l’equipe formata da psicologi, infermiere ed ostetriche, nel percorso incentrato su dialogo, confronto ed ascolto, nel corso degli incontri online che hanno una durata di circa due ore e che si terranno sulla piattaforma online Zoom. – (Fonte iGreco Ospedali Riuniti – Comunicazione Strategica/Istituzionale Lenin Montesanto – Comunicazione & Lobbying)

MAMMA E PAPÀ,RUOLO ALLA PARI
GRAVIDANZA,PERCENTUALI BASSE TRASMISSIONE MADRE-BEBÈ
NASCITE,DA iGreco OSPEDALI CONFERMATO TREND POSITIVO

Cosenza, giovedì 25 marzo 2021 – Patologie ginecologiche, il virus non freni la prevenzione. Le donne in menopausa e pre-menopausa o che presentano sintomi anomali non devono trascurare l’importanza di sottoporsi a controllo. Gravidanza e parto al tempo del Covid, studi scientifici lo confermano: la trasmissione del virus tra madre e figlio è molto bassa. Si attesta sul 3%. Sono maggiori i vantaggi del parto, del contatto con il proprio bebè e l’allattamento al seno, rispetto al rischio dell’infezione.

A sottolineare la rilevanza di questi aspetti è Raffaele Misasi, direttore del dipartimento dell’area materno infantile dell’Unità Operativa del Sacro Cuore iGreco Ospedali Riuniti, che rispetto al trend registrato nel 2020 conferma i numeri delle nascite.

Se una donna è risultata positiva al Covid-19 – chiarisce – deve adottare le stesse misure precauzionali vigenti per qualsiasi altro soggetto. La modalità del parto non cambia. Se i sintomi sono importanti il discorso è diverso perché va tenuta in un ambiente protetto e le modalità del parto possono variare dal parto spontaneo a quello cesareo e anche l’allattamento può essere evitato.

Si ha qualche dubbio sulla vaccinazione anti-covid in gravidanza perché non si hanno dati a sufficienza che possano garantire la sicurezza e l’efficacia. Il discorso – prosegue Misasi – può essere leggermente a vantaggio della vaccinazione per quelle donne che presentano fattori di rischio di contrarre il virus: le donne n gravidanza con ipertensione, diabete, obesità o malattie dell’apparato endocrino e del sistema immunitario sono più facilmente aggredibili dal virus. In caso di presenza di questi fattori di rischio bisogna adottare delle precauzioni ancora più stringenti.

La prevenzione nella sede operativa del Sacro Cuore così come a La Madonnina e a Madonna della Catena, era e continua ad essere di prioritario interesse. Nessuno – ribadisce – entra senza essersi sottoposto a tampone ed aver ottenuto esito negativo. Teniamo al benessere della donna. La gestante non può essere accompagnata da un familiare nel momento del parto ma può incontrarlo subito dopo. Capiamo che c’è un’esigenza primaria che è quella del contatto e della prossimità con i propri affetti e per questo che tentiamo di sostituirci per quanto possibile con l’accoglienza e l’assistenza. Comprendiamo – aggiunge il Direttore – che i sentimenti di gioia si intrecciano con le preoccupazioni e con gli stati d’ansia che in questo particolare momento storico si fanno ancora più pesanti.

In questa fase – conclude – l’attenzione è tutta concentrata sul virus e si trascurano le altre patologie ginecologiche. I controlli di prevenzione su determinate fasce di popolazione come può essere la diagnosi di tumore al collo dell’utero vengono rimandati per paura del virus. Ed è sbagliatissmo. – (Fonte iGreco Ospedali Riuniti – Comunicazione Strategica/Istituzionale Lenin Montesanto – Comunicazione & Lobbying)

MAMMA E PAPÀ,RUOLO ALLA PARI
GENITORI SI DIVENTA, DA SABATO 27 NUOVA EDIZIONE
PERCORSO ACCOMPAGNAMENTO CON PROFESSIONISTI iGreco

Cosenza – venerdì 19 marzo 2021 – In Genitori si diventa, il percorso multidisciplinare di accompagnamento alla nascita e alla genitorialità promosso dall’equipe di professionisti de iGreco Ospedali Riuniti, la figura ed il ruolo del papà non sono subordinati a quella della mamma. Per entrambi è attesa, preparazione e condivisione delle emozioni. Con questa consapevolezza questo importante momento della vita familiare può essere affrontato con maggiore serenità.
È quanto sottolineano Maria Cecilia Gioia, psicologa esperta in perinatalità e psicoterapeuta e l’ostetrica Carla Zupo, tra le professionalità in forze al reparto di ostetricia e ginecologia dell’Unità Operativa Sacro Cuore, pronte a partire con il resto dell’equipe con la settima edizione del percorso che prenderà il via sabato 27 marzo.
Nel giorno a loro dedicato – aggiungono – vogliamo esprimere un plauso per tutti i cosiddetti papà- placenta, padri facilitatori che assolvono al ruolo di protezione, filtro con il mondo esterno. Sarà il momento storico che stiamo vivendo, sarà il superamento dei tabù, ma il loro ruolo nella triade mamma-papà-neonato è sempre più partecipativo e collaborativo. Curiosi, attenti ai temi dell’allattamento, del sonno e dell’accudimento sono attivi in tutte le fasi del percorso della genitorialità.
Ci si può iscrivere entro giovedì 25 marzo scrivendo a percorsodiaccompagnamento@igrecospedali.it. Una volta inviata la mail di prenotazione le partecipanti riceveranno il modello di autorizzazione al consenso dei dati personali, da compilare e restituire firmato con le indicazioni sul pagamento.
Quando le mamme si ascoltano (psicologa psicoterapeuta); perineo e respiro (ostetrica); movimento e rilassamento (ostetrica), diventare papà: questione di pancia? (psicologa- psicoterapeuta; genitori in contatto (ostetrica e Infermiera Pediatrica); il triangolo si.. l’avevamo considerato?! (psicologa psicoterapeuta), travaglio: come affrontarlo (ostetrica). Sono, questi, i temi che saranno affrontati con l’equipe formata da psicologi, infermiere ed ostetriche, nel percorso incentrato su dialogo, confronto ed ascolto, nel corso degli appuntamenti che avranno una durata di circa due ore e che si terranno sulla piattaforma online Zoom. – (Fonte iGreco Ospedali Riuniti – Comunicazione Strategica/Istituzionale Lenin Montesanto – Comunicazione & Lobbying)

GRAVI CEREBROLESIONI,COSENZA PUNTO DI RIFERIMENTO AL SUD

iGreco UNICA STRUTTURA IN PROVINCIA,TRA POCHE IN ITALIA

RISONANZA MAGNETICO-FUNZIONALE,AL VIA SPERIMENTAZIONE
Cosenza, Giovedì 11 marzo 2021 – Gravi cerebrolesioni acquisite, iGreco Ospedali Riuniti, unica struttura riabilitativa nella provincia di Cosenza, insieme ad un’altra sola struttura in Calabria e tra le pochissime distribuite in tutto lo Stivale, continua ad investire in innovazione: presto, sarà avviata a Madonna della Catena la sperimentazione della risonanza magnetico-funzionale, la stimolazione trans-cerebrale con risonanza magnetica.
Il Gruppo iGreco continua ad investire attenzione e sensibilità per offrire sempre maggiori strumenti ed opportunità diagnostiche, frenare la migrazione sanitaria e garantire una sanità di qualità per tutti.
Convenzionata con il Sistema Sanitario Nazionale, la struttura che conta 18 posti letto per riabilitazione delle gravi cerebrolesioni – sottolinea Francesca Guido, medico riabilitatore tra le eccellenze in forza alla struttura – è ad alta intensità di cura.
L’approccio della clinica che ha come direttore sanitario Claudio Trombetti – è multidisciplinare e l’obiettivo condiviso da più figure: far avvicinare il più possibile il paziente al recupero delle funzionalità e dell’autonomia in un percorso personalizzato che parte prima di tutto dall’adesione ad un progetto. Le persone ricoverate che provengono da una rianimazione o da una terapia intensiva ed i loro familiari – aggiunge Trombetti – devono essere informate di tutto. Il primo passo è proprio la comunicazione.
Dai traumi cranio-encefalici, dovuti per esempio ad incidenti stradali, ma anche domestici; agli accidenti cerebrovascolari acuti, come ictus emorragici e ischemie; passando dai danni post arresto cardiocircolatorio, fino agli eventi infettivi e intossicazioni. Sono, questi, i casi che si presentano alla clinica Madonna della Catena. Sono tutti esiti da danni cerebrali importanti che hanno determinato uno stato di coma più o meno prolungato, non inferiore alle 24 ore e menomazioni senso-motorie cognitivo comportamentali che hanno determinato una grave disabilità. Trattare la persona a 360 gradi con competenze specifiche, in questo percorso tutti, dal medico all’operatore socio-sanitario, dallo psicologo al fisiatra, hanno un ruolo fondamentale.
L’atto riabilitativo inizia quando inizia la malattia. Nel trattare le conseguenze della malattia la modalità deve essere multidisciplinare. – (Fonte iGreco Ospedali Riuniti – Comunicazione Strategica/Istituzionale Lenin Montesanto – Comunicazione & Lobbying)

POST-COVID,PAROLA D’ORDINE: RIABILITAZIONE PERSONALIZZATA
DA iGreco APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE
IN CARICO LA PERSONA,NON LA MALATTIA

Cosenza, Giovedì 4 marzo 2021 – Non si può pensare di affrontare i cosiddetti Long Covid o effetti a lungo termine da post-COVID-19 con un approccio standard applicabile allo stesso modo su tutti pazienti. La riabilitazione non è semplice attività motoria, ma deve essere multidisciplinare e multiorgano. Bisogna tenere in considerazione anche l’aspetto psicologico di chi è entrato a contatto con la malattia e che dopo la degenza deve riacquistare la socialità e le relazioni.
A descrivere il metodo che viene confermato anche per questi tipi di casi da iGreco Ospedali Riuniti è il direttore sanitario della clinica Madonna della Catena Claudio Trombetti sottolineando che, a partire dalla diagnosi si costruisce in equipe un vero e proprio progetto, cucito ad hoc. In sintesi, si prende in carico la persona.
Si parte dal presupposto che gli esiti del COVID-19, in quanto malattia multiorgano, possono influire con effetti duraturi su molti apparati del corpo umano. Dall’apparato respiratorio a quello locomotorio, dall’apparato nervoso, passando da quello cardiovascolare, fino a quello digerente.
Gli effetti – sottolinea lo Pneumologo Osvaldo Corno – sono una miriade e cambiano da soggetto a soggetto. Il progetto è individuale. Non c’è un protocollo specifico.
È per questo – aggiunge Trombetti – che strutture come iGreco Ospedali Riuniti che hanno consolidato negli anni l’efficacia del metodo interdisciplinare continuano a preferirlo anche per la riabilitazione post-Covid, che può lasciare tutta una serie di cicatrici. Le conseguenze della malattia – conclude – possono essere più devastanti della malattia stessa.
Il corteo sintomatologico – conclude – va affrontato con percorsi personalizzati, senza tralasciare l’aspetto psicologico. Sono persone che sono state chiuse per diverso tempo, lontano dagli affetti familiari. Il reinserimento deve essere graduale. L’obiettivo è quello di ripristinare una normale vita di relazione.
Dalla semplice deambulazione, agli esercizi respiratori. Il progetto parte per fasi e mira al raggiungimento della riappropriazione della funzionalità, se non in presenza di danni irreversibili. – (Fonte iGreco Ospedali Riuniti – Comunicazione Strategica/Istituzionale Lenin Montesanto – Comunicazione & Lobbying)